20 agosto 2011:
la 7ª tappa di Rinco Gold su una montagna simbolo della Nazione
Monte Grappa
Partenza da Pove del Grappa, nei pressi di Bassano, quindi
trasferimento a Romano d'Ezzelino, dove è iniziata la lunga
salita
(26 km) che con numerosi tornanti ha condotto fino
1750
m. di quota di Cima Grappa, dove si trova il Sacrario
dei Caduti della Prima Guerra Mondiale. La discesa è avve-
nuta dalla SP 140, che porta a Semonzo, percorsa dal Giro
d'Italia nel 2010. Con 22
presenti è record per "Rinco Gold"
Ospiti:
AMMIRAGLIA
e SUPPORTO
Pove del Grappa (VI), 20/08/11. E' stata disputata oggi, in un clima che non è esagerato definire torrido, l'uscita Rinco-Gold 2011: la scalata al Monte Grappa. Che sarebbe stato caldo, lo si sapeva già da giorni, visto che tutti i meteorologi all'unisono avevano predetto l'arrivo dell'estate (e sarebbe anche ora!) proprio dal 20 agosto. Non si pensava, però, che già dalle prime ore del mattino l'afa l'avrebbe fatta da padrona e così i primi km di salita sono stati un vero e proprio bagno di sudore! Un po' meglio alzandosi di quota, quando la brezza che spirava da sud ha portato un po' di sollievo, ma è stata davvero una faticaccia, con quei 26 km di salita che parevano interminabili! Una fatica, però, ben ripagata dalla bellezza e dall'importanza del luogo. La bellezza, perchè il Monte Grappa - piacevole di per sé con tutti i suoi pascoli verdi e le sue dolci colline - gode di una posizione invidiabile, con la Pianura Veneta a sud che non frappone alcun ostacolo alla visuale, tanto che nelle giornate limpide si può vedere perfino la Laguna di Venezia, mentre volgendo lo sguardo a nord si possono ammirare le catene dolomitiche del bellunese. Con la cappa dovuta al micidiale mix di inquinamento ed afa, per la verità, oggi non si vedeva oltre qualche km, ma il panorama era ugualmente suggestivo. Il Monte Grappa, però, oltre ad essere un bel posto di montagna, è anche un luogo simbolo della 1ª Guerra Mondiale, che quassù visse una delle sue più tragiche vicende. Ma andiamo con ordine. Il gruppo è partito verso le 9:00 da Pove del Grappa, paese di poco più di 3000 anime alle porte di Bassano, ed ha percorso la strada che costeggiando il versante sud-ovest del massiccio del Grappa, conduce a Romano d'Ezzelino. Da qui - dopo poco meno di 4 km di riscaldamento (dei muscoli delle gambe, perchè il resto del corpo era già caldo di suo con gli oltre 30° di temperatura presenti!) - è iniziata la salita. Il Grappa può essere scalato da 3 diversi versanti (Belluno a nord, Vicenza a sud, Treviso ad est) e ciascuno di essi offre poi diverse strade alternative. Noi abbiamo scelto - per la salita - la strada dedicata al Generale Cadorna, considerata la via maestra per il Grappa, che parte proprio da Romano d'Ezzelino, mentre per la discesa abbiamo optato per la strada dedicata al Generale Giardino (più ripida e stretta), che sbuca a Semonzo e che nel 2010 venne percorsa, in salita, durante una tappa del Giro d'Italia. La strada Cadorna ha i suoi punti più impegnativi nel tratto iniziale e in quello finale, quando la pendenza arriva anche a superare il 10%, mentre il lungo tratto centrale presenta un pendenza costante attorno al 6-7%, con un falsopiano nei pressi di Ponte San Lorenzo che permette di tirare il fiato e riposare un po' le gambe. Il gruppo si è sgranato dopo le prime curve e si è frazionato in vari drappelli, secondo il passo di ognuno. La temperatura - come si diceva in precedenza - superava i 30° e la perdita di sali per via della sudorazione, specie nella parte bassa del percorso, era notevole. Gran lavoro per la nostra ammiraglia, dunque, con Cecchi Paone e Schiaccianoci che hanno distribuito litri e litri d'acqua, the, bibite e integratori, facendo l'elastico fra testa e coda del gruppo e piazzandosi di volta in volta nelle piazzole disponibili. Dopo il primo tratto più impegnativo, la strada presenta una pendenza più lieve e costante, tanto da consentire di mettere un rapporto e tenerlo fisso. Mano a mano che ci si alzava di quota, si apriva il panorama sulla pianura sottostante, interrotto solo dalla cappa persistente che impediva di vedere in profondità. Dopo circa 11 km di salita, giunti attorno a quota 1000, l'ascesa si è interrotta per lasciare spazio ad un gradito falsopiano, con un breve tratto perfino in discesa!, dove si tira il fiato e si riposano le gambe. Al termine di questo tratto, lungo circa 3 km, si è giunti in località Ponte San Lorenzo, dove riprende la salita. Da lì in poi la pendenza torna ad essere costante intorno al 6-7% e la strada inizia a solcare vasti pascoli erbosi (molto simili alle zone di Folgaria-Lavarone), con diverse malghe e qualche casa sparsa. I cartelli con l'altitudine, posti ogni 100 metri di dislivello, cadenzavano l'ascesa dei nostri bikers, mentre la fatica iniziava a farsi sentire, specie nelle retrovie e specie nel tratto finale, dove la strada si è leggermente impennata. Qualche accenno di crampi tra i meno allenati (il Presidente è stato sorpreso a fare stretching su un guard-rail !!!) non ha interrotto la marcia dei nostri soci che, alla spicciolata, sono giunti in vista del Sacrario di Cima Grappa, posto proprio sulla dorsale della montagna, e del Rifugio Bassano, collocato poco sotto. La sfilata degli arrivi è stata chiusa dal Presidente e da Cipollino, tra gli applausi degli altri soci assiepati lungo la staccionata davanti al rifugio. Prima di entrare nel locale è stato fatto un brindisi panoramico (nel senso che il prosecco è stato stappato su una sorta di piazzola affacciata sulle valli sottostanti), offerto da Big Bobby, in occasione del suo 41° compleanno. Poi tutti coi piedi sotto al tavolino,per il meritato pranzo. Dopo mangiato il gruppo ha lasciato le bike in custodia a Dori One (ancora convalescente e salito a Cima Grappa in auto), per visitare l'imponente Sacrario eretto negli anni '30 per ricordare i soldati - italiani ed austro/ungarici - caduti nelle varie battaglie svoltesi sul Monte Grappa. Il Sacrario del Grappa, progettato dallo stesso architetto che disegnò quello di Redipuglia, contiene i resti di quasi 23.000 soldati, di cui oltre 20.000 non identificati. E' diviso in settore sud (ossario italiano) e settore nord (ossario austro-ungarico), collegati dalla "via eroica", lunga 300 metri, con a lato i cippi recanti i nomi delle cime teatro di guerra. Momento particolare della visita è stato quello del passaggio davanti alla tomba del "Soldato Peter Pan". Un nome che riporta alla famosa fiaba della fiaba dello scozzese James Matthew Barrie, conosciuta dai bambini di tutto il Mondo. Il personaggio fiabesco non centra nulla con il povero soldato ungherese che trovò la morte sul Grappa nel 1918, anche se le coincidenze sono davvero tante ... Per approfondimenti: www.soldatopeterpan.it Dopo la visita al Sacrario, è iniziata la lunga e tortuosa discesa dal versante di Semonzo, strada assai più ripida e stretta di quella fatta in salita (stesso dislivello ma con 8 km in meno). Anche questa strada, come quella che sale da Romano d'Ezzelino, è dedicata ad un importante personaggio della 1ª Guerra Mondiale, il maresciallo d'Italia generale Gaetano Giardino, che qui comandò l'armata del Grappa portandola alla vittoria finale. Dopo l'arrivo a Semonzo, dove la temperatura e soprattutto l'afa e l'umidità hanno fatto rimpiangere la frescura degli oltre 1700 metri del Rifugio Bassano, il gruppo ha iniziato il rientro verso Pove, transitando per Romano d'Ezzelino e per le campagne di ulivi ai piedi del massiccio del Grappa. Complessivamente sono stati percorsi 54 km, mentre il dislivello ha superato i 1.600 metri.
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CARTINA, PANORAMICA 3D E ALTIMETRIA
LE FOTO DELLA GIORNATA
Alla partenza il Taverna prepara strani intrugli ....
4 ore in macchina con lo Schiaccianoci? No problem, mi sono portato le cuffie
!!!
Barbapapà e Cipollino, due esordienti al programma "RincoGold"
Siamo pronti per la partenza?
Prima una bella foto di gruppo, con i 22 bikers al via oggi
Lasciamo il campo sportivo di Pove e ci dirigiamo verso Romano d'Ezzelino
Giaz, di Non Solo Panza, si è voluto alleggerire e parte con la bici da strada
Il Taverna guida il gruppo in uscita da Pove
Il Presidente -visto il luogo da visitare - ha rispolverato il tricolore
Questi sono già lanciati !!!
Usciamo da Pove del Grappa
Nelle campagne tra Pove e Romano d'Ezzelino. Il Monte Grappa si staglia davanti
a noi
Dopo circa 3 km arriviamo a Romano d'Ezzelino
Attraversiamo il paese e seguiamo l'indicazione (seminascosta nella siepe!) per
Cima Grappa: 27 km !
Ma il chilometraggio della salita non fiacca l'umore allegro dei Rinco!
Imbocchiamo la SP 148, che conduce a Cima Grappa
Dopo un po' appare il cartello che indica il Rifugio Bassano e la distanza da
percorrere: 25 km
Il 1° tornante della strada Gen. Cadorna
Il tratto iniziale sarà il più ripido, come indica il cartello a bordo strada
La colonna dei Rinco inizia a sgranarsi lungo la strada
Nella prima parte del tragitto incontreremo un po' di traffico
Una prima sosta dopo un tornante
La salita alterna tratti all'ombra del bosco (come questo) a tratti esposti al
sole
Lo Schiaccianoci appostato a bordo strada per scattare le foto
Ecco Dorty, salire con la consueta eleganza del suo fisico longilineo
Staifel, primo trekker della storia del Club ad affrontare un'uscita RincoGold
!!!
Landini, anche lui all'esordio. Per lui il primato del più giovane (13) ad aver
mai affrontato l'uscita No Limits
Giro prende in ... giro il fotografo!
Per la serie : "Fotografiamoci a Vicenza!" (se non l'avete capita potete
scrivere
a info@rincoboys.org e la battuta vi
verrà spiegata con calma, in separata sede)
Proseguiamo ora sotto il sole cocente
Una scritta su un tornante, dedicata agli Alpini
A proposito di Alpini ... ecco cosa dice questo cippo marmoreo
E non solo l'alpino!
Il passaggio per Costalunga, attorno ai 650 metri di quota
Una galleria incontrata lungo la salita
I battistrada Ailander e Sharif stanno tirando il trenino di testa
Cipollino, invece, sta tirando le cuoia!!!
E infatti, eccolo poco dopo, beccato a fare stretching in sella!
Bancomat (in stile Pantani) e l'ospite Maurizio
Alvaro non vuol fare un giro 100% bitume e così si trova un pezzo di sterrato!
Certe bravate, però, poi si pagano!
Non è proprio come quelle degli annunci "Massaggiatrice per hobby
cerca amici ...", ma è sempre meglio che un calcio nel culo!
Briz, Staifel e Brücke durante una sosta
Vicino a quota 1000 iniziamo ad attraversare i primi pascoli
Eccoci, dopo un tratto in falsopiano, a Ponte San Lorenzo
Proseguiamo la salita, ormai al giro di boa
Il Taverna (che ha tolto il cascop per il gran caldo) guida il trenino
Passaggio a Val dela Giara, a quota 1.125
Subito dopo incontriamo Cibara
Cecchi Paone in sosta con l'ammiraglia, attende il passaggio dei vari gruppetti
Visto il gran caldo e l'elevata sudorazione, sono stati distribuiti diversi litri di acqua, the e integratori
Dori One, ancora convalescente, dopo la Vecia ha saltato anche RincoGold
Lo Schiaccianoci da il via al Presidente dopo la sosta
Buon segno, iniziamo a vedere la cresta della montagna davanti a noi
Un terzetto nelle retrovie del gruppo
Poco più avanti, un solitario Taverna
Entriamo nel Comune di Borso del Grappa
Il trenino dei battistrada durante una delle rare (mannaggia a voi!!!) soste
Staifel osserva il panorama mentre pedala
Un paesaggio assai simile a molti altopiani trentini, come Folgaria/Lavarone per
esempio
La piccola colonna prosegue la sua marcia
Ora non vediamo solo la cresta della montagna, ma anche il profilo del Sacrario.
Ci siamo quasi!
Ancora il Taverna solitario, ripreso in una "marea verde"
La colonna dei Rinco affronta il tratto finale, sotto il Sacrario
Ormai manca davvero poco
Brücke procede a ritmo tranquillo
Briz in solitaria tra i pascoli
A seguire, altri due tosti over-50, Dorty e Taverna
L'ammiraglia ci precede sulle ultime rampe
Il Presidente seguito da Staifel
Una vacca osserva incuriosita "quegli strani animali con le ruote!"
Cecchi Paone attende ad un tornante con lo spruzzatore d'acqua fresca!
Dall'altro lato, lo Schiaccianoci con la macchina fotografica
Ecco il Sacrario ora molto più visibile
Guardando in basso scorgiamo la strada che abbiamo appena percorso
Proseguiamo sotto il sole per le ultime fatiche
Barbapapà già esulta in vista del traguardo!
L'ammiraglia controlla nelle retrovie se è tutto OK
Dalla mancanza di vegetazione, si intuisce che siamo attorno ai 1700 metri
Landini e Big Bobby, seguiti alla spicciolata da altri 3 Rinco
L'ammiraglia fa l'ultima sosta prima del chilometro finale
"E mì aprofìto: vècio, dàme da bèver!"
"Andrea, come ti stavo dicendo ... bla bla bla bla bla bla"
"Meno male che ho portà le cuffie!!!"
La stanchezza si fa sentire. Qualche metro a piedi è utile per sciogliere i
muscoli a rischio crampo
Il blocco di pietra indica la presenza di un monumento ...
Ed ecco nel prato sottostante l'opera bronzea
Dopo l'ultima semi-curva, ecco il Rifugio Bassano
L'intera cima è stata dichiarata "Zona Monumentale"
L'arrivo alla Cima Grappa
I soci già arrivati attendono gli ultimi
E scatta l'applauso
Il tricolore sventola in cielo
Raggiungiamo l'ammiraglia con le borse del vestiario asciutto
Ora ci cambiamo. Cacchio, Dorty, ti sei portato dietro un campeggio?
Oggi è il compleanno (41) di Big Bobby che si è presentato con tre bottiglie di
Prosecco
Prosit e auguri!
Questi sì che sono sali minerali come si deve!
Confermo!
Anche noi!
Ecco perchè lo abbiamo chiamato "brindisi panoramico"
In ossequio al proverbio "Chi si beve la scolatura è bello di natura"
A tavola (1)
A tavola (2)
A tavola (3)
Bis di primi, con lasagna e risotto ai funghi
Torta di mele
E io, mi ci ficco!
Cipollino (qui col fratello Claudio), ultimo a Cima Grappa, ultimo anche ad
alzarsi da tavola!
Gli addetti all'ammiraglia si godono una meritata pausa-caffè
Dopo mangiato ci dirigiamo verso il Sacrario dei Caduti
Raggiungiamo la sommità della cima
La scalinata ed il fronte affacciato verso sud del settore italiano dell'ossario
La dedica leggibile sul corpo centrale del monumento
Per l'occasione esibiamo il tricolore storico dei Rinco (volutamente rovescio!)
Osserviamo le numerose tombe, con l'interminabile sequenza di nomi dei soldati
morti
In tutto ci sono quasi 23.000 salme
La Via Eroica, che collega il settore italiano e quello
austro-ungarico (visibile in fondo)
L'ossario italiano visto dalla Via Eroica
La scritta "Monte Grappa tu sei la mia Patria", che ha ispirato la "Canzone del
Grappa"
Clicca qui per ascoltare: La canzone del GRAPPA
Un cannone, ormai inoffensivo
Ecco la tomba n.107 del settore austro-ungarico, dove riposa Peter Pan
Nonno Rinco ed ex-Nonno Rinco discorrono in disparte. Parlano di pensioni?
Un ultimo sguardo al panorama
Dopo la visita al Sacrario ritorniamo in sella ed imbocchiamo la discesa verso
Semonzo
Qui è passato (in salita) il Giro d'Itala 2010 e sulla strada ci sono ancora le
scritte dei tifosi
La colonna dei Rinco si distribuisce sul serpentone d'asfalto
Dopo qualche km, entriamo nel territorio del Comune di Borso del Grappa
Il budello di tornanti che si distende sul pendio erboso
Il tricolore dietro la bike presidenziale sventola che è un piacere a 50 km/h
!!!
Il passaggio ai piedi di una parete rocciosa
Cipollino sorridente: "En zò, vecio, se va che l'è 'n piazèr!"
Una curva seguita da un cambio di pendenza
Poi riprende la discesa
Il passaggio in una galleria scavata nella roccia viva
L'ammiraglia affronta un tornante. Sullo sfondo la pianura veneta
Il panorama da uno degli ultimi tornanti
La lunga discesa si chiude a Semonzo
Una sosta per ricompattare le fila, prima degli ultimi 5 km in pianura.
Da Semonzo, attraverso stradine di campagna, ci dirigiamo verso Romano
d'Ezzelino e Pove del Grappa
Dopo circa 5 km arriviamo alle porte di Pove
Entriamo in paese, ormai è fatta!
Ed ecco l'arrivo, dopo 54 km, nel parcheggio del Centro Sportivo di Pove. Anche questa è
andata!