Si tratta un sistema antichissimo per la cattura degli uccelli, le prime notizie risalgono al 1300 e pare sia stato inventato da una comunità di frati bergamaschi. I roccoli si diffusero poi nell'Italia settentrionale dal Friuli al Piemonte. Sono generalmente situati a media altitudine, su declivi e orientati a nord-est perché questa è la direzione di migrazione degli stormi durante l’autunno quando, finito il periodo della riproduzione, gli uccelli ritornano numerosi a Sud. I roccoli che sono orientati a Sud-Ovest sono invece utilizzati per la cattura durante la migrazione primaverile. Pochissimi sono i roccoli sopravvissuti fino ai giorni nostri, tra questi quello di Giulio Mosaner, situato nei pressi del Passo Sauch, a pochi chilometri dalla località di Faedo Pineta. L'attuale proprietario, nonostante l'uccellagione sia vietata dal 1968 da una legge provinciale, continua per pura passione la manutenzione con laboriose potature, per testimonaire una tradizione che altrimenti è destinata a scomparire. Il Roccolo dal 1992 è utilizzato dal Museo di Scienze Naturali di Trento come osservatorio d'ornitologia e dei flussi migratori.
(informazioni da www.girovagandointrentino.it)