Cos’è il  “Widia

 

Il “Widia” (chiamato anche “metallo duro”) è un materiale utilizzato nelle lavorazioni meccaniche consistente di particelle dure (carburi) inglobate in una matrice di un metallo (cobalto). I “metalli duri” vengono prodotti attraverso il processo della sinterizzazione, cioè polveri fini delle componenti vengono mescolate, pressate e poi riscaldate, mantenendo una pressione alta in modo che i granuli delle polveri si riuniscano e formino un pezzo unico. Quindi i “metalli duri” non sono metalli veri e propri, ma carburi (80-95%) legati da un metallo.

La denominazione gergale “Widia” deriva dal marchio registrato dall'industria tedesca Krupp che inventò  questo materiale nel 1926 e lo chiamò “Wie Diamant” (tradotto in italiano, “come il diamante”, con evidente riferimento alla sua durezza). I carburi utilizzati sono carburo di tungsteno, di titanio e di tantalio.

Il “Widia” viene utilizzato per realizzare utensili per processi industriali ad asportazione di truciolo (tornitura, fresatura, foratura) oppure per ogni altro processo nel quale viene richiesto un materiale di elevata durezza (taglio, frantumazione, etc.). Gli utensili in metallo duro sono più duri di quelli in acciaio rapido (HV 1500 rispetto a HV 1000) e resistono a temperature di taglio più elevate (1000°C rispetto a 600°C), consentendo quindi velocità di lavorazione superiori.

  

In ambito sportivo il “Widia” trova applicazione, oltre che nei chiodi per pneumatici dei rally, dello speedway e delle altre discipline su ghiaccio, anche nella fabbricazione delle punte dei bastonicini per lo ski-roll o per il nord-walking, nonché nella realizzazione di diversi accessori per l’alpinismo (piccozze da ghiaccio, ramponi, ecc.).