La stagione 2010 si è chiusaall'insegna del Marzemino!Con la tappa autunnale di Bici & Bicèri, alla Cantina d'Isera, va in archivio l'8° anno di attività dei Rinco Boys. 30 presenti per questo ultimo appuntamento ufficiale, una pedalata davvero molto soft lungo gli argini dell'Adige e, nella parte finale, sulle colline vitate della Vallagarina. In cantina l'interessante visita guidata con degustazione di vari vini, su tutti quello celebrato da Mozart nel suo "Don Giovanni".

Con la tappa autunnale di Bici & Bicèri, alla Cantina d'Isera, va in archivio l'8° anno di attività dei Rinco Boys. 30 presenti per questo ultimo appuntamento ufficiale, una pedalata molto soft lungo gli argini dell'Adige e sulle colline vitate della Vallagarina

13/11/2010 - La stagione 2010, almeno per quanto attiene i suoi eventi sportivi  ufficiali, si è chiusa stamane in Vallagarina con la tappa autunnale del programma "Bici & Bicèri". Meta dell'escursione era l'ultracentenaria Cantina d'Isera , raggiunta da Trento Sud dopo una pedalata di circa 20 km che ha portato i 26 partecipanti (altri 4 se ne sono poi aggiunti per la sola visita guidata) a percorrere gli argini del fiume Adige, fino all'altezza di Brancolino, per poi compiere una breve deviazione sulle colline vitate che digradano verso il fiume. Ad Isera, in loc. Cornalè, c'è stata poi l'interessante visita guidata nella cantina, dove c'è stato modo di apprezzare - con diverse degustazioni - i prodotti della cooperativa, fondata nel 1907. Ma andiamo con ordine ...

La prima "B": la Bici ...

 
Il tracciato era una vera e propria passeggiata, con tanta pianura (lungo gli argini del fiume)  e solo un po' di salita (ma veramente poca!) nel finale, prima di arrivare alla cantina, in modo da raggiungere i vigneti a monte dei paesi della Destra Adige. Rientro a Trento tutto in ciclabile. Complessivamente sono stati percorsi circa 38 km percorsi, con un dislivello che non è arrivato a 100 metri!
 

Clicca sulla carta
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(non disponibile)
 

 

Le foto della pedalata


Il ritrovo al parcheggio lungo la pista ciclabile, a Mattarello
 
Oggi il Presidente sfoggia la mini-ammiraglia: la Panda Young con impianto GPL !
 

Puntuali, prima delle 9:00, arrivano i roveretani, saliti in bici fino a Mattarello per partire con noi
 

La partenza, poco dopo le 9:00, in direzione sud, sull'argine destro dell'Adige
 

Percorriamo il comodo e compatto sterrato
 

El Griso e l'Uomo Ombra: per i due trekker oggi niente scarponi ma la MTB


Pedaliamo per qualche km tra il fiume Adige e l'Autostrada del Brennero

 

Più a sud fiume ed autostrada si distanziano e ci troviamo tra i frutteti
 

All'altezza di Besenello ci innestiamo sulla posta ciclabile
 

Gaspa, Manuel e Bubu


Giro e Kriminal Bike

 

Un ponticello in legno sopra un torrente, affluente dell'Adige
 

Ci avviciniamo a Nomi
 

Il gruppo scorre veloce sull'asfalto nuovo di questo tratto di ciclabile
 

Il passaggio davanti al BiciGrill, ormai chiuso fino alla prossima primavera
 

Dal BiciGrill proseguiamo sull'argine destro, ancora su sterrato
 

Tania e Alessandra


Pedaliamo per qualche km, fino a raggiungere Villalagarina

 

Lo slalom tra le pozzanghere rimaste dopo le piogge della prima metà di settimana
 

A Villalagarina attraversiamo la strada nei pressi del ponte e poi torniamo sull'argine sterrato
 

Puntiamo ancora verso sud, in direzione di Isera
 

Anche questo sterrato è battuto e scorrevole
 

All'altezza di Nogaredo l'argine si abbassa e scendiamo tra i campi a ridosso del fiume
 

La colonna prosegue tra il fiume e i vigneti
 

La strada compie alcuni tortuosi giri intorno agli appezzamenti
 

Proseguiamo tra i prati, ammirando il contrasto tra l'erba verde e le foglie gialle
 

Una breve sosta
 

La concentrazione di Spectrum che guarda fisso la strada: vuole evitare le pozzanghere?
 

Sfiliamo tra i vigneti e frutteti
 

Giunti all'altezza di Brancolino, svoltiamo a destra in direzione del paese
 

Passiamo sopra l'autostrada e puntiamo verso le colline della Destra Adige
 

A Brancolino facciamo tappa davanti all'antica chiesetta
 

Saliamo verso il centro storico della piccola frazione di Nogaredo
 

Entriamo tra i vicoli e imbocchiamo la via "Strada Romana"
 

Ci lasciamo Brancolino alle spalle e ci dirigiamo ancora a sud
 

La strada, costruita in epoca romana, passa tra i terrazzamenti dei vigneti
 

Pedaliamo tra antichi muri a secco, ammirando i colori autunnali dei vigneti
 

Raggiungiamo il borgo di Marano, che segna l'ingresso nel Comune di Isera
 

A Marano ci portiamo ancora un po' più in alto
 

Raggiunta la chiesa svoltiamo a sinsitra verso le campagne
 

Lasciamo anche Marano, proseguendo sulle antiche stradine interpoderali
 

Uno scorcio della città di Rovereto, vista attraverso un antico arco in pietra
 

La strada prosegue tra i vigneti, delimitata dai muri a secco
 

La collina vitata che digrada verso l'Adige
 

Sembra un quadro di Van Gogh, ma è la collina d'Isera in autunno
 

Raggiungiamo il centro di Isera
 

La Casa del Vino della Vallagarina, una vera e propria vetrina dell'eno-gastronomia locale
 

Per scendere verso la cantina utilizziamo l'antica "Salita delle Scalette"
 

Perchè si chiama così lo scopriamo subito!
 

Gli salini, però, sono molto bassi e la discesa si rivela assai divertente
 

Proseguiamo in discesa sull'antico acciottolato


Il bello stile evidenziato dall'Uomo Ombra e da Barbapapà


Questi 3, invece, hanno lo stile del "meglio non rischiare". Dorty, addirittura, si tiene
al corrimano, neanche fosse un veciòt che scende le scale della casa di riposo!


Sotto il paese troviamo delle scale un po' più moderne e molto meno pedalabili!

 

Non per tutti però! Kriminal Bike (ovviamente!) e Cimo scendono in sella
 

Anche Frank dà prova di grande abilità, mentre il Dori è l'emblema di tutti noi altri che
abbiamo la grande ambizione di arrivare un giorno a goderci la pensione!
 

Dopo le scale, antiche e moderne, torniamo a pedalare per l'ultimo breve tratto
 

Scorgiamo la Cantina d'Isera sotto di noi, in località Cornalè
 

Dopo circa 20 km di strada, arriviamo incolonnati davanti alla cantina
 

Manuel, che ha degnamente sostituito il padre Big Bobby (influenzato), saluta all'arrivo
 

Big Bobby ci attende infatti all'ingresso della struttura con la figlia Giada
 

Ed ecco la nostra damigella che distribuisce cioccolatini ai biker appena giunti in cantina
 

Da qui scorgiamo la collina che abbiamo appena attraversato in MTB
 

Il "totem" con la bottiglia di Marzemino svetta nel cielo terso
 

Ora ci prepariamo alla seconda B, ... i Bicèri !
 

 

La seconda "B": i Bicèri ...

Dopo aver temporaneamente parcheggiato le nostre MTB nel piazzale della cantina, ci buttiamo con piacere nella 2ª parte del programma B&B. La seconda B, infatti, sta per Bicèri e così dopo la Bici arriva l'atteso e gradito momento eno-gastronomico. Ad attenderci, presso la cantina, ci sono Giuseppe ed Ines, addetti al punto vendita della cooperativa. Giuseppe ci guida nella visita alla struttura, dapprima illustrando brevemente la lunga storia della cantina, che nel 2007 ha festeggiato il centenario, poi mostrandoci la zona di produzione e la bottaia. La costituzione della Cantina d'Isera, oggi la più piccola cooperativa vitivinicola del Trentino, risale al 1907, quando la provincia ancora sottostava all’Impero Asburgico. Nata per volontà dei viticoltori della zona, la Cantina d’Isera raccoglieva già allora le uve pregiate delle colline basaltiche di Isera, prime fra tutte quelle di Marzemino. Oggi oltre 200 soci, su una superficie di 230 ettari, conferiscono ad ogni vendemmia mediamente 30.000 quintali di uve scelte e pregiate. Dopo l'interessante visita alla struttura, ci concentriamo nel punto vendita, dove Ines ci accoglie con un freschissimo e fruttato spumante TrentoDoc, che la Cantina ha iniziato a produrre solo dal 2004, ottenendo però già ottimi risultati. Le degustazioni proseguono poi con il Marzemino, il vino simbolo di questa zona, servitoci nella versione Superiore (etichetta verde), ma anche con il ReBo, il Müller Thurgau e il 907, un blend di rossi dedicato al centenario. Tutto davvero molto buono, tant'è che non ci rimane che citare Mozart, il quale celebrò proprio il Marzemino nell'opera "Don Giovanni", scrivendo nel testo "Versa, versa il vino. Eccellente Marzemino!".

Le foto della visita


Inizialmente scendiamo nella cantina vera e propria
 

Qui Giuseppe ci illustra le varie fasi della produzione
 

Ci spostiamo tra le grandi botti in acciaio


Qui tradizione vinicola e moderne tecnologie vanno a braccetto


Entriamo ora nella bottaia, dove avviene l'affinamento in barrique di alcuni tipi di vino
 

Proseguono le spiegazioni sulle varie fasi di produzione e affinamento


Alcune botti sono più grandi


Altre, invece, sono di misura inferiore e sono accatastate in file regolari


Lucky Luke vorrebbe portarsi via un "piccolo" souvenir ...


Da 6 anni la Cantina d'Isera produce anche lo spumante TrentoDoc metodo classico.
Giuseppe ci illustra le varie fasi della produzione e dell'affinamento in bottiglia (4 anni)


Ecco una delle bottiglie riposte a collo in giù per far depositare i lieviti che
verranno poi eliminati, previa refrigerazione, nella fase della c.d. sboccatura


Ed ecco le bottiglie nell'apposito supporto


Lo Schiaccianoci è presente anche oggi, per sigillare con un record il RincOscar 2010


Qui, invece, in queste ceste d'acciaio, le bottiglie riposano nella fase preliminare,
prima di essere messe a collo in giù per far depositare i lieviti contenuti.


Il Camoscio e il Dori non resistono al fascino del distributore di vino e ... fanno il pieno!


Il Presidente, invece, è più tradizionalista e ... si attacca alla botte!


Dai locali produttivi risaliamo al piano superiore


Ci dirigiamo verso il punto vendita


Entriamo nell'elegante sala, un riuscito mix di legno, acciaio e vetro


Alcuni pannelli informativi dedicati al Marzemino


Eh che siamo, a "Porta a Porta" ?


Lo schieramento di calici in attesa ...


Ed ecco il profumatissimo TrentoDoc che ci attende tra pane ed affettati. L'ora è quella giusta ...


Ines ci serve lo spumante ....


... dopodiché parte l'assalto alla diligenza!


Approfittiamo dello spuntino gentilmente offerto dalla cantina


Mark Mark e Spectrum sembrano apprezzare le bollicine


Un brindisi sull'asse Treviso-Venezia


Spumantino col crostino, che vuoi di più?


Perchè, Marzemino col panino no'l và ben?


Anche il Presidente pizzicato con le ganasce in azione


Ovviamente approfittiamo per fare un po' di gustoso shopping.
Qui c'è El Venesiàn che si porterà a Brescia un Marzemino


Dorty scruta gli scaffali: Rebo o 907 ?


Anche il Dori non vuole tornare a casa a mani vuote!


Il Presidente mostra la bottiglia di "907" omaggiata dalla cantina: sarà un premio della lotteria

il rientro a Trento ....

 

Dalla cantina scendiamo a Borgo Sacco, quartiere fluviale di Rovereto
 

Imbocchiamo la pista ciclabile in direzione di Trento
 

Poco a nord di Borgo Sacco, in un prato a fianco della ciclabile, sono state installate
delle grosse sculture in metallo che rappresentano dei ciclisti in azione.
 

Una foto di gruppo è d'obbligo
 

Ripartiamo godendoci la temperatura quasi primaverile del mezzogiorno
 

La giornata ora si è sistemata e i colori d'autunno risplendono al sole
 

Passaggio sotto un tunnel a Rovereto
 

Rispetto all'andata, percorriamo solo la ciclabile asfaltata e l'andatura è più elevata
 

Superato il BiciGrill di Nomi puntiamo veloci verso Besenello e Mattarello
 

Lucky Luke anche oggi con lo zainetto! Alle sue spalle la collina con Castel Beseno
 

L'arrivo a Mattarello
 

Il parcheggio della ciclabile è a fianco del Centro Raccolta Materiali. Frank, visto che la stagione
è finita, vuole gettare la sua MTB nel cassone dei metalli. "Stagione nuova, bici nuova!" Sarà vero?

Alla salute e ... alla prossima!

 

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