Sulle Colline Avisiane
per le prime salite ...

Dopo la pedalata nei vigneti la visita guidata
con degustazioni alla Cantina La Vis
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10 soci, oltre ad un gradito ospite, hanno dato vita oggi alla 2ª uscita stagionale del programma "Bici & Bicèri". Rispetto ai due appuntamenti precedenti (Piana Rotaliana e Alta Vallagarina), stavolta l'uscita ha avuto uno sviluppo al di sotto dei 40 km, ma in compenso ha offerto i primi assaggi di vera salita della stagione. Gli strappi sulle stradine interpoderali, brevi ma impegnativi, hanno messo a dura prova la gamba di coloro che non hanno ancora messo in cascina chilometri a sufficienza, costringendoli talvolta a scendere dalla MTB. Dopo il rientro a Lavis, lungo la bella e panoramica "strada del Vino", è stata effettuata la visita guidata alla struttura della Cantina La Vis, con l'assistenza della simpatica sig.na Lavinia. Dopo aver preso visione dell'intera fase produttiva, dal conferimento dell'uva fino allo stoccaggio delle bottiglie confezionate nel nuovissimo magazzino, il gruppo è sceso nei sotterranei dove sono conservate le storiche botti in legno del secolo scorso e dove è stata allestita la zona accoglienza.  Dopo la merenda con degustazione di alcuni dei vini prodotti dall'azienda, il rientro a Trento.

 

Lavis (TN), 13/04/2007. Si è tenuta oggi, in una splendida giornata primaverile con temperature che già si potevano definire estive, la seconda uscita stagionale del programma "Bici & Bicèri". La meta dell'escursione è stata una delle principali realtà cooperative vitivinicole della provincia, ovvero la Cantina La Vis, protagonista in questi anni di una grossa espansione sul mercato e fresca vincitrice di una medaglia d'oro (con il vino Ritratti Bianco) al Vinitaly di Verona.
 

La prima "B": la Bici ...


Partiti da Trento subito dopo pranzo, i Rinco Boys hanno imboccato la pista ciclabile "Adige" in direzione nord, pedalando in un paesaggio ormai spiccatamente primaverile, con i meleti in fiore e i prati di un verde brillante come solo in questa stagione si può vedere, quando l'erba giovane è appena spuntata dopo il letargo invernale.

Dopo aver raggiunto le foci dell'Avisio, in località "Pont dei Vodi", la pista ciclabile abbandona per qualche chilometro gli argini dell'Adige, per risalire l'affluente Avisio, fino al ponte ciclabile in legno che porta nel paese di Lavis.

 

Dopo aver attraversato la zona sud del paese, è stata raggiunta la provinciale 131, nota come "strada del Vino", subito abbandonata per deviare lungo l'antica via Imperiale, che collegava Lavis con la collina di Pressano. Si tratta di una caratteristica arteria incassata nel terreno, con dei massicci muri in pietra a fare da sostegno, costruita in epoca tardo medievale ed ancora pavimentata con il tipico "salesà", un insidioso ciottolato al cui confronto il temutissimo pavè sembra della moquette! Questo primo strappo, con pendenze fino al 16%, ha subito messo a dura prova i meno allenati, attirando più d'un mugugno in direzione del Presidente, ideatore dell'itinerario.

 

 

Dopo aver raggiunto Maso Clinga, è stata imboccata una stradina che risale in diagonale un vigneto terrazzato, con bella vista panoramica sulla Valle dell'Adige. Qui la pendenza era certamente meno impegnativa del tratto precedente, anche se la costante esposizione al sole e il gran caldo hanno contribuito non poco a rendere impegnativo anche questo frangente della salita.

 

Dopo aver lasciato i vigneti di Maso Clinga, è stata imboccata la ripida strada comunale (pendenza massima fino al 17-18%) che in circa 300 metri ha condotto al caratteristico Maso Spon, costruito a cavallo della strada, che vi passa in mezzo con una piccola galleria.

  

Dopo aver lasciato Maso Spon, è stato percorso l'unico tratto non sviluppato nei vigneti ma in mezzo ad un ombroso bosco con fitta vegetazione medio-collinare, sempre in salita (anche se ormai con pendenze molto più abbordabili) e fondo in terra battuta.

Dopo il tratto boscoso è stato raggiunto il punto di maggior altitudine dell'itinerario (m. 500), a Maso Spiazzòl, dove una breve sosta ristoratrice ha preceduto la discesa verso Lavìs.

Dopo la sosta è quindi iniziata la discesa, attraverso una panoramica strada sterrata a tornanti che scende a zig zag in un vigneto ricavato su una costa ad elevata pendenza, in località Maso Nero, alle pendici del Monte Corona. Bello il panorama visibile da questo punto, sia a sud (con la valle dell'Adige fino alle porte di Trento), sia a nord (con la Piana Rotaliana).

 

Al termine della ripida discesa il gruppo è nuovamente sbucato sulla strada provinciale del Vino, imboccata in direzione sud, transitando per i masi di Pressano (Panizza di Sopra, Zancanàr, Poli, Luchìn, Tratta), fino a raggiungere nuovamente la borgata di Lavis.

 

La seconda "B": i Bicèri ...

Qui è stata raggiunta la cantina, per la seconda (e meno faticosa!) parte del programma: la vista guidata con degustazione. Qui il gruppo è stato accolto dalla signorina Lavinia, dell'ufficio che si occupa dell'accoglienza dei visitatori, che dopo aver descritto la storia della Cantina La Vis, ha illustrato le varie fasi della produzione, cominciando dal conferimento delle uve da parte dei 1.400 soci della cooperativa.

 

 

Successivamente è stata effettuata una visita guidata della struttura, dove è stata presa visione delle varie fasi della produzione e dell'affinamento. La visita guidata si è conclusa con il percorso "Il vino racconta", dove sono conservate diverse opere realizzate da emigranti (o figli di emigranti) trentini nel mondo, aventi tutti il filo conduttore della vite e delle radici con la terra d'origine.


 

Dopo la visita il gruppo è stato condotto nei locali sotterranei, nella parte storica della struttura (dove veramente si poteva godere di un bel "fresco cantina"), dove è stata offerta una merenda con degustazione di due vini della cantina La Vis: un aromatico Müller Thurgau "Maso Roncadòr", vino bianco che nei terrazzamenti della bassa Valle di Cembra ha trovato la sua collocazione ideale, e il Sorni Rosso Trentino DOC, un profumato e gradevole blend ottenuto con uve Teroldego e Lagrein, coltivate sulla collina di Sorni, la frazione più a nord del Comune di Lavis, alle porte di San Michele all'Adige.

Al termine della degustazione il gruppo ha inforcato nuovamente le MTB per fare rientro a Trento lungo la pista ciclabile, non prima di aver acquistato qualche succoso souvenir nella fornitissima Vinoteca, dove si possono trovare tutti i vini prodotti dalla cantina, compresi quelli delle aziende recentemente acquistate dalla cooperativa, come la tenuta Poggio Morino in Toscana (dove si produce il Morellino di Scansano DOC), oppure la St. Andræ in Alto Adige.

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SITO WEB DELLA CANTINA

SITO WEB DELLA STRADA DEL VINO
E DEI SAPORI COLLINE AVISIANE,
FAEDO, VALLE DI CEMBRA