Uscita "B & B" di
primavera - stagione 2018
Az.Agricola
Grigoletti - Nomi
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Nomi (TN), 17/03/2018 - Tiè Giove Pluvio!!! E tiè, aggiungiamo, anche ai c.d. "professionisti del meteo" che non ci azzeccano (quasi) mai ... Noi Rinco, da un po' di tempo, ci affidiamo per le previsioni meteo ad alcuni appassionati locali, dilettanti nel senso che non lo fanno di professione, ma molto più professionali ed affidabili dei vari siti nazionali. Così, mentre i vari 3Bmeteo.it, Il Meteo.it, Meteo.it e via cantando, annunciavano acqua fin dal mattino, il nostro "meteorologo di fiducia" (vedi il sito) scriveva "cielo in mattinata parzialmente nuvoloso con tratti soleggiati, ma già con qualche locale episodio di instabilità". E così è stato.
I Rinco hanno avuto fiducia e la fiducia è stata premiata. Solo 4 gocce (ma davvero 4 di numero) in quel di Brancolino, al giro di boa, ma per il resto niente.
Una bella pedalata di inizio stagione (la 16ª per i Rinco ...), sulle due sponde dell'Adige, fra le campagne della Vallagarina, con successiva visita alla cantina Grigoletti di Nomi. Una cantina già visitata nel novembre 2013, quando l'uscita in bike venne però annullata (è stata l'unica volta che è accaduto, ndr), a causa della forte pioggia. In quell'occasione non fu, dunque, un "Bici & Bicèri", ma solo un "Bicèri". Un'onta che i Rinco hanno voluto lavare (col vino) a distanza di 5 anni. E questa volta, alla faccia di Giove Pluvio, si è pure pedalato!
La prima "B": la Bici ...
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mappa (clicca sull'immagine per accedere al tracciato sulle dettagliate mappe di OpenMTB) |
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La panoramica 3D
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L'altimetria
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Le foto della pedalata
La seconda "B": i Bicèri ...
Dopo aver riposto le mtb, ci dedichiamo alla seconda B del programma, ovvero ... i Bicèri. Come ricordato in premessa, si è trattato di un ritorno, perchè l'azienda agricola Grigoletti venne già visita a novembre 2013, in una brutta giornata di pioggia che ci costrinse a lasciare ferme le mtb, dedicandoci solo al vino. Grigoletti è una piccola ma decisamente interessante realtà produttiva a conduzione interamente famigliare, giunta ormai alla quarta generazione, dove viene dedicata molta passione tanto alla coltivazione della terra quanto alla produzione del vino, ma anche alla presentazione dell'azienda e dei suoi prodotti ai clienti, come si scopre camminando nella stupenda struttura sotterranea. Si deve premettere che la sede della cantina, se non fosse per la grande botte posizionata davanti all'ingresso (e trasformata in tavernetta, con tanto di tavolo e panche), potrebbe passare tranquillamente inosservata, visto che all'esterno ha le fattezze di una comune casa di abitazione, posizionata fra un mobilificio e una serie di case a schiera.
E' entrando nell'edificio, o meglio, scendendo nei suoi piani inferiori, che si va incontro ad una piacevole sorpresa. I sotterranei realizzati sotto la casa, infatti, sono stati trasformati in ambienti quanto mai suggestivi, dove un sapiente uso della pietra locale (dal "rosso Trento" al "giallo di Castione", per citarne alcuni) ha consentito di realizzare un contesto davvero di grande impatto visivo: qui le pregiate barriques e le bottiglie delle annate trascorse riposano in vere e proprie navate, simili a quelle delle chiese (da qui l'appellativo di "Basilica del Vino" attribuito ad uno degli ambienti), dove imponenti colonne reggono i soffitti a volta.
Suggestivi giochi di luce rendono l'ambiente ancora più magico. Si passa dalla "Caneva di Bacco" alla "Basilica", poi al "Caveau del Merlot", dove sono gelosamente custodite alcune bottiglie di tutte le annate di produzione dal 2008 ad oggi, per poi arrivare al "Tempio Rosa", l'ultimo degli ambienti realizzati (la sua inaugurazione risale al dicembre 2012), dedicato alle donne della famiglia.
A guidarci nella visita c'è Marica, moglie di Carmelo Grigoletti, colui che rappresenta la quarta generazione dell'azienda dopo il bisnonno Federico, il nonno Amelio e il padre Bruno, ancor oggi attivo in azienda. Partendo dalla parte superiore, dove l'uva raccolta nei terreni dell'azienda subisce la prima lavorazione (la pressatura soffice), si passa ai piani inferiori, dove ci vengono illustrate la varie fasi della produzione.
Trascorriamo una piacevole ora, ascoltando le spiegazioni sulla lunga e delicata lavorazione del vino, portata avanti con innata passione. Ci vengono proposti in degustazione 5 vini: due profumatissimi bianchi (lo Chardonnay L'Opera e il Retiko, ottenuto da uve Chardonnay, Sauvignon Blanc e incrocio Manzoni), due corposi rossi (il Marzemino, vino simbolo della Vallagarina, e il Gonzalier, ottenuto da uve Merlot 50%, Cabernet Franc 25% e Cabernet Sauvignon 25%), per finire con il passito San Martim, un vino da meditazione dal meraviglioso colore ambrato ed ottimo accompagnatore di pasticceria secca.
Le foto della visita
La bella insegna, con vigna
tridimensionale, sulla facciata dell'edificio
Entriamo nell'area accoglienza
Qui ci attende Marica, che ci farà da
guida
Si parte con i vini bianchi e
assaggiamo L'Opera, un fresco e profumato Chardonnay
Rinco in degustazione
Dopo L'Opera è il momento del Retiko,
un mix di Chardonnay,
Sauvignon Blanc e incrocio
Manzoni
Si degusta anche questo secondo bianco
Iniziamo la visita della
struttura, ammirando questa bellissima scultura lignea
L'opera è stata realizzata da
un artigiano della Val di Fiemme
I fusti d'acciaio per la maturazione
del vino
Marica ci mostra la macchina per
l'imbottigliamento
Usciamo nella veranda, da dove si
vedono alcuni dei vigneti dell'azienda
Bisogna guardare sulla collina, alle
spalle del paese. Lassù, fra quegli antichi terrazzamenti,
nascono alcune delle uve da cui sono ottenuti i vini dell'azienda (in
particolare il San Martim)
Rientriamo nella struttura e ci
dirigiamo nei sotterranei, dove c'è la parte più suggestiva
Qui, infatti, sono stati realizzati
tanti spazi in galleria, con soffitto a volta rivestito in pietra
Si nota una cura davvero
incredibile per i particolari
Di ogni vino prodotto è
mostrato, in un tubo di vetro, il terreno da cui nascono le uve
Entriamo nella Caneva di Bacco
Ambienti davvero suggestivi
Camminiamo fra le barriques,
ascoltando le spiegazioni di Marika
Le botti, in rovere francese, sono
prodotte oltralpe
Si segue con molto interesse la
spiegazione sull'invecchiamento dei vini in botte
Ciascuna di queste botti può costare
quasi 1.000 euro e viene utilizzata un paio di volte
Arriviamo al Caveau del Merlot
Qui, dal 2008, sono conservate alcune
bottiglie di ciascun prodotto e di ciascuna annata
L'azienda sta sperimentando il
vino in terracotta. E' un ritorno all'antico
Altra panoramica degli splendidi
locali sotterranei di Grigoletti
Marica racconta di quando l'azienda si
espanse ... verso il basso !
Raggiungiamo un'altra area
sotterranea, passando davanti ai grandi fusti d'acciaio
Una vigna scolpita nei marmi colorati:
una vera opera d'arte
Marmo rosso per i grappoli
Altro tunnel, dove riposano numerose
bottiglie in invecchiamento
Cipollino "saggia" questo grappolone
di ... legno
Altro vino riposa invece nelle botti
di legno
Ora ci dirigiamo verso il "Tempio
Rosa", lo spazio dedicato alle donne dell'azienda
Ecco il "Tempio Rosa", con le immagini
di 5 generazioni di donne Grigoletti
Il tour sotterraneo si conclude alla
"Baita", una ricostruzione di un tipico locale di montagna
Ritornati in superficie, si passa ai
vini rossi, iniziando dal Marzemino
Un bellissimo colore rosso rubino
Dopo il Marzemino, passiamo alla
selezione Gonzalier (Merlot + Cabernet)
Rinco in degustazione
Per ultimo, assaggiamo il San Martim,
il vino passito di Grigoletti
Dai visi soddisfatti ... hanno
apprezzato
Dopo visita e degustazioni, è ora di
portarsi via ... qualche souvenir
Qui consumeremo un veloce pranzo
Ci accomodiamo nella bella saletta
interna
Arriva un bel piattone di penne al
pomodoro
E partono le proverbiali
ganasce dei Rinco ...
Per dolce rispolveriamo un ...
panettone (!!!) I VIP sono un po' su di giri
...
Non lasciamo nemmeno una briciola !
Alla salute e alla prossima!
LINK
VEDI LA PAGINA DI PRESENTAZIONE DELL'USCITA |
Anteprima dell'uscita |
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DELL'APT |