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la cronaca |
27/12/2019. Dopo i bagordi natalizi, con gli inevitabili eccessi calorici che caratterizzano le festività, ci voleva proprio una salutare camminata in montagna per smaltire almeno un po' di quanto ingurgitato fra pranzi e cenoni vari ...
La scelta è caduta su un classico dei Rinco, la splendida Val Venegia, già sede di un'uscita ufficiale con le ciaspole di qualche anno fa, ma anche di altre tappe - ufficiali e non - sia sulla neve che in mountain bike.
Del resto la location, grazie alla sua quota oltre i 2000 m., è di quelle che non tradisce mai in quanto ad innevamento. Ed anche sotto il profilo paesaggistico, con il meraviglioso scenario delle Pale di San Martino, si cammina costantemente in una gigantesca cartolina.
Partenza dai 1670 m. di Pian dei Casoni, località situata lungo la strada che da Paneveggio sale a Passo Valles. Da qui è stato imboccato il sentiero che risalendo i boschi sulle pendici occidentali del Castellaz, conduce ai pascoli di Malga Juribello (m. 1868). Giunti in campo aperto e camminando in pieno sole (che ha però giocato a nascondino con alcune nuvole per quasi tutto il giorno), è iniziata la salita verso il Passo di Costazza e Baita Segantini, passando sotto le pendici meridionali del Castellaz.
Dopo quasi 5 km di ascesa complessiva, si è così giunti a Passo Costazza (m.2185), il valico che dal Rolle porta alla Val Venegia, dove si trova una delle costruzioni alpine più note e fotografate: Baita Segantini, costruita dalla guida alpina Alfredo Paluselli nel 1935-36, ai piedi del Cimon della Pala (il "Cervino delle Dolomiti") e dedicata al noto pittore trentino Giovanni Segantini (1858-1899), tra i massimi esponenti del divisionismo ed autore di numerosi (e quotatissimi!) dipinti che ritraggono paesaggi alpestri.
Dal GPM, dopo una meritata pausa snack, è stata quindi imboccata la strada forestale che scende nella Val Venegia, subito abbandonata per effettuare dei tagli in neve fresca, fra i vari tornanti, non senza ruzzoloni e scivolate ... Giunti nella parte pianeggiante della Val Venegia, dove si trovano le sorgenti del torrente Travignolo, si è proseguito per un breve tratto sulla strada battuta, nuovamente abbandonata poco più avanti per imboccare in mezzo ai prati il sentiero che scende lungo la sponda sinistra del torrente, passando proprio sotto le pareti rocciose del Castellaz.
Una variante, questa, che rispetto alla più monotona strada forestale (iper-battuta dai numerosi passaggi) offre paesaggi decisamente più wild, con passaggi fra gli alberi innevati, in saliscendi nel bosco, fino a raggiungere il torrente poco a valle di Malga Venegiota. Dopo il guado del rio, si è quindi tornati sulla strada forestale, raggiungendo la vicina Malga Venegia per il meritato pranzo.
Dopo mangiato, ormai senza ciaspole ai piedi visto il fondo decisamente compatto della strada, non è rimasto che percorrere l'ultimo km in leggera discesa, chiudendo lo splendido anello a Pian dei Casoni, dopo circa 11 km di cammino.
Ora appuntamento al 31 dicembre, con la Ciaspolata di Fine Anno sul Monte Altissimo di Nago.
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i dati tecnici |
Complessivamente sono stati percorsi quasi 11 km, con un dislivello di circa 550 metri. Percorso regolare, con la classica altimetria "a triangolo", formato dall'andata in salita (4,7 km, sul versante sud del Castellaz) e dal ritorno in discesa (circa 6 km, in Val Venegia). GPM a Baita Segantini, m. 2185.
L'altimetria | |
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La panoramica in 3D | |
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La mappa | |
Puoi vedere il
tracciato sulle dettagliate mappe "OpenCycleMap", grazie al sito:
NB:
agendo con il mouse sui comandi +/- puoi ingrandire o
ridurre il dettaglio della mappa, |
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le immagini |
Tratto Pian dei Casoni-Malga
Juribello
Dal parcheggio lungo la
strada per Passo Valles, si imbocca un bel sentiero nel bosco ...
La prima "uscita" da Merdatleta ...
Tratto Malga Juribello-Baita
Segantini
Raggiunti i pascoli di Malga
Juribello, si sale verso il GPM, sul versante sud del Castellaz
Discesa Val Venegia (1°
tratto)
Da Baita Segantini, si scende
nella valle solcata dal Torrente Travignolo
Discesa Val Venegia (2°
tratto)
Dal pianoro con le sorgenti
del Travignolo, si imbocca il sentiero in sponda sinistra
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VIDEO |
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Alla prossima! |