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la cronaca |
28/01/2017. La neve non arriva e così i Rinco, nel frattempo, si dedicano al trekking invernale. Dopo le belle uscite di fine anno, sul Monte Misone e sul Monte Altissimo, ieri è andata in scena un'altra uscita extra-programma, nella zona della Valle di Gresta.
Partenza da Passo Bordala (m.1250), dove è stato imboccato il sentiero 623, che risale il ripido versante occidentale della dorsale che separa la Valle dell'Adige dalla Valle di Cavedine.
Dopo un primo tratto soft, il sentiero inizia a salire decisamente più ripido, con diversi zig-zag fra i detriti pietrosi formatisi nel corso del tempo per via della friabilità delle rocce di cui è composta la montagna.
Una volta giunto sulla sella, denominata "La Bassa", il gruppetto ha proseguito sul sentiero 617, che corre lungo la cresta Bondone-Stivo. Camminando in direzione nord, con vista su entrambe le valli dei due versanti, si è così giunti a Cima Alta e alla vicina Cima Palon, poste a pochi metri l'una dall'altra, a quota 1915 (Palon da confondere con quello che sovrasta la piana delle Viote; qui ci si trova all'altezza di Drena - ad ovest - e di Villalagarina - ad est).
Pranzo al sacco in vetta, godendosi il bel sole tiepido, quindi discesa lungo la stessa via percorsa all'andata, facendo attenzione alle placche di ghiaccio presenti nei punti poco soleggiati.
In settimana è prevista una perturbazione, anche se la quota neve - pare - non sarà molto bassa. Speriamo bene ...
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i dati tecnici. |
Complessivamente sono stati percorsi circa 10 km, mentre il dislivello superato è di circa 700 metri. L'altimetria è perfettamentespeculare, trattandosi di un percorso ad andata e ritorno sul medesimo tracciato. Tratto iniziale di circa 1,5 km nel bosco, con andamento ondulato, dove non si guadagna quota. poi inizia il tratto più impegnativo, di quasi 2 km, su un ripido costone, con il sentiero che sale a zig-zag fino alla sella "La Bassa". Tratto successivo più soft, lungo la cresta, fino alla vetta. GPM a Cima Alta-Palon (m.1915).
Scarica qui la traccia in formato GPX per il tuo navigatore satellitare |
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scarica qui il file
in formato kml per vedere il tracciato con |
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le immagini |
1. salita
L'alba da Passo Bordala, prima del via (8,30)
La segnaletica indica meno di 2 ore per la cresta ("La
Bassa")
Si parte, con il primo tratto molto soft nel bosco di
faggi
La neve è poca ...
Ehm ... per di qua!
GigaBike e il Dotto
La gran presenza di pietre indica che il pendio si è
formato per caduta di detriti
Iniziamo a salire sul pietrame, con pendenze decisamente più dure
Il Camoscio della Sila
Sosta panorama
Vista sulla Vallagarina
La cresta è lassù, sopra le nostre teste ...
La parete verticale e il conoide detritico alla sua base
Il mirtillo rosso ha resistito fino ad ora. Segno di un inverno ... poco
invernale!
La zona coltivata ad ortaggi di Passo Bordala, da dove siamo partiti
Si prosegue, con il sentiero che non concede
tregue
Nei tratti in ombra, sono presenti placche di neve
ghiacciata. In discesa bisognerà fare attenzione
Il Presidente
Ormai non manca molto alla cresta
La vegetazione, alzandosi di quota, inizia a diradarsi
Un breve tratto in falsopiano
Vista verso sud, con il Monte Altissimo
Verso nord il panorama è ancora chiuso dalle rocce
La cresta rocciosa
La salita prosegue
L'erosione delle fragili rocce ha creato guglie simili a quelle dolomitiche
Il sentiero sale anche con numerosi scalini naturali
Il Presidente osserva la cresta
Il "nastro d'argento" del fiume Adige
Ormai manca davvero una manciata di metri
Il panorama verso nord, inizia ad aprirsi
Si sale sullo stretto camminamento
Dopo un paio d'ore, arriviamo in cresta
Il Monte Stivo, visto da nord
In loc. La Bassa, proprio sul crinale
Il Dotto chiude la fila
Da qui proseguiremo, in direzione nord, sul sentiero
617
Vista sul Brenta
L'Adamello, verso ovest
Il Camoscio vuole farsi "una bevuta della Madonna" !
Dopo la sosta snack, si riparte
Imbocchiamo il sentiero di cresta
Percorreremo un tratto della lunga dorsale che collega
il Monte Bondone con il Monte Stivo
Il sentiero è tutto un saliscendi
Vista su Malga Campo
Sul versante roccioso, sono presenti le recinzioni per
evitare cadute del bestiame
Si prosegue lungo la cresta
La salita è comunque più agevole del tratto Bordala-La
Bassa
Alberi solitari ...
Decisamente "in cresta"
Verso Cima Alta ...
Ancora "scalini"
Un tratto leggermente innevato
Qualche chiazza, nulla più ...
Lungo il crinale
Si inizia a vedere la nostra meta
La Marzola e il Lagorai
In primo piano il Monte Casale. Sullo sfondo, il Brenta
Verso l'Adamello
Roby e il Dotto
In sosta
La colonna riparte
Dritti verso la meta
Sulla vetta, si intravede l'ombra del capitello
metallico
Il ripido versante est
La salita finale
Quasi in vetta
Di fronte a noi Cima Alta e, leggermente a sinistra,
il Palon
Vista verso ovest
Alle nostre spalle, il sentiero appena percorso
Arrivati ...
La Madonnina sulla Cima Alta
Foto ricordo per il Presidente
Il sestetto presente oggi
2. la sosta in vetta
Ci spostiamo verso il vicino Palon
Da qui si vede il Bondone
La Valle di Cavedine
Il Lago di Toblino
La Paganella
troviamo un posto per il pranzo
Le birre sono in frigo
Buon appetito!
il pisolino post prandiale ...
Ecco, prendiamo esempio!
Il Carè Alto
Vista verso nord-est
Vista verso sud
Vista verso ovest
Zoomata sul Brenta
3. la discesa
Dopo il pranzo al sacco, imbocchiamo lo stesso sentiero per la discesa
Un sentiero che percorre proprio la cresta
Il versante ovest (su Cavedine) è meno ripido e più boscoso
Vista sulla bassa Vallagarina
Fra rocce e neve
Lungo la discesa,
notiamo un branco di camosci intenti a pascolare. Inevitabile la sosta!
Si riparte
Ripercorriamo al contrario il saliscendi lungo il crinale
Di fronte a noi, il versante nord del Monte Stivo
Il Dotto
Praline al cioccolato
Verso la sella de "La Bassa"
Il Camoscio impegnato in discesa
Pino solitario in alta quota
Sosta panoramica
L'alta Vallagarina
In fondo alla discesa
Lasciamo il sentiero di cresta e riprendiamo il 623, che ci riporterà al passo
Qui troviamo le insidiose placche di neve ghiacciata, dove si deve procedere con
cautela
Iniziamo il zig-zag sul ripido costone
I tornantini del tortuoso sentiero per Passo Bordala
Cautela nei tratti ghiacciati
Anche la ghiaia, però, non è una "tappeto rosso"
Si scende sul ripido costone
Vista su Rovereto
Ritroviamo il bosco
Briz e Roby
La parte finale della discesa
Ora inizia il tratto conclusivo in falsopiano nel bosco
Arrivati. Anche questa è andata
Alla prossima !