|
|||
Non
Solo Panza, che impresa! |
|||
|
Cremona. Quando aveva lanciato la proposta nella Newsletter che periodicamente invia a soci e simpatizzanti, il Presidente Giaz non aveva esitato a definirla una "pazza idea". In effetti ci vuole una buona dose di sana follia, unita a una straordinaria tenacia e ad una grande passione per le due ruote, per affrontare una massacrante "tre giorni" come quella che Giaz e lo Chef (l'unico che ha raccolto la sua proposta) si sono sobbarcati fra sabato 22 e lunedì 24 marzo.
Lo spunto per l'avventura è stata l'uscita inaugurale del programma MTB 2014 dei Rinco Boys, sull'anello fluviale di Padova. Il gruppo gemellato dei Non Solo Panza aveva già preso parte all'analoga uscita sulla ciclabile Borgo-Bassano del Grappa del 2011 (dove si era festeggiato, fra l'altro, il 5° anniversario del gemellaggio con i Rinco Boys), poi a quella sulla Peschiera-Mantova del 2012 e, non poteva essere altrimenti, alla pedalata lungo il Po organizzata in casa, a Cremona, nel 2013. Non potevano mancare, pertanto, alla nostra tappa padovana di inizio stagione 2014, per fare il poker!
Ma la "pazza idea" non è stata quella di partecipare all'uscita con i Rinco Boys (60 km in origine, poi tagliati a 40), bensì quella di fare il viaggio Cremona/Padova - sia all'andata che al ritorno - in sella alla bici! Cremona/Padova, per la cronaca, sono circa 190 km per la via più breve (cioè seguendo per quanto possibile la linea retta che collega idealmente le due città). A conti fatti, sommando i 190 km dell'andata con quelli del ritorno ed aggiungendoci gli oltre 60 km percorsi domenica (40 km con i Rinco, poi un'altra ventina per tornare all'agriturismo dove avevano preso alloggio), Giaz e lo Chef si sono "sciroppati" ben 450 km in tre giorni!
Il mezzo scelto, vista la lunga percorrenza prevista, è stata la bici da ciclocross, che è una sorta di sintesi fra la scorrevolezza della bici da strada e la robustezza della MTB. Una scelta ideale per affrontare lunghe distanze con fondi sterrati, ancorché scorrevoli come quelli degli argini dei corsi d'acqua o delle stradine interpoderali.
La partenza da Cremona è avvenuta sabato mattina, alle 7:30. Giaz aveva scrupolosamente pianificato il tracciato al computer per poi trasferire la traccia GPS sul navigatore satellitare. L'itinerario - onde evitare i pericoli del traffico e cercare di fare il percorso più breve in assoluto - si è snodato nelle campagne, su stradine perlopiù sterrate, fra campi, canali e ... qualche proprietà privata!
L'arrivo a Padova, dopo ben 11 ore di viaggio, è avvenuto attorno alle 18:30, quando ormai era l'imbrunire. Nota positiva: solo qualche goccia di pioggia nel tratto finale, ma fortunosamente evitati i fastidiosi temporali che hanno colpito qua e là la Pianura Padana nel corso della giornata.
L'indomani - come detto - Giaz e Chef (assieme a Piergigi, che però ha raggiunto Padova in auto) si sono uniti ai Rinco Boys per affrontare i 40 km della pedalata sull'anello fluviale (e lì, come ben sappiamo, la pioggia non l'hanno evitata ...).
Poi - dopo il pranzo al ristorante "La Brenta Vecchia" di Vigodarzere - mentre i Rinco Boys hanno fatto arrivare il pullman per fare rientro in Trentino, gli amici cremonesi hanno dovuto attraversare la città di Padova in direzione nord-sud (altri 20 km ...) per tornare all'agriturismo dove erano alloggiati e riposare in vista della terza giornata di pedalate.
Lunedì mattina, infine, verso le 7:30 - quando la pioggia caduta incessante nella notte aveva concesso una tregua - i due inossidabili Giaz e Chef sono tornati in sella per affrontare il lungo viaggio di ritorno Padova/Cremona.
L'arrivo all'ombra del Torrazzo, nel capoluogo cremonese, è avvenuto quando erano ormai le 18:00 e il sole stava iniziando a calare all'orizzonte delle campagne padane.
Che dire, bravi ragazzi, grazie per la vostra presenza alla nostra uscita e ... complimenti davvero per la tenacia!
Alcune immagini della "cavalcata" |
sabato 22 marzo
La partenza da Cremona (sotto casa di Giaz) verso le 7:30
Nelle campagne cremonesi, in direzione est. C'è nebbia e sembra ...
novembre!
Il passaggio in una delle tante aziende zootecniche padane
I tipici integratori proteici cremonesi ...
Il passaggio per Marengo, dove transitammo anche noi nella pedalata da
Peschiera a Mantova del 2012
Il ponte sul fiume Adige, fra Tombazosana e Albaredo d'Adige (in provincia
di Verona)
Il GPM sui Colli Euganei: 50 metri di dislivello che, parole di Giaz, si
sono sentiti tutti!
Lungo il fiume Bacchiglione, nella parte meridionale dell'anello fluviale di
Padova
L'insegna dell'Agriturismo La Scacchiera, apparsa come una Madonna quando
erano ormai le 18:30 ..
domenica 23 marzo
Il ritrovo a Padova con i Rinco Boys, giunti da Trento in pullman. Piove
come Dio la manda ...
Giaz (dietro a Briz) nel primo tratto della pedalata, tutto sotto l'acqua !
All'arrivo in città, a Prato della Valle, la pioggia ha fortunatamente
smesso di cadere
Dopo il passaggio alla Basilica di S.Antonio, usciamo dalla città in
direzione est. Chef (a sinistra) e
Giaz (a destra) indossano ancora le mantelline antipioggia. Hanno forse
qualche fosco presagio ???
Sul canale Piovego, in direzione est
Lungo il fiume Brenta, in direzione nord
A ristorante "La Brenta Vecchia", dopo pranzo, quando Giaz deve tornare (in
bici) dall'altra parte della
città per raggiungere l'agriturismo dove alloggia con lo Chef e ... sta
diluviando! "Guardate che pezzo
d'uomo" sembra dire il nostro Presidente al collega cremonese ...
La partenza dei Non Solo Panza, sotto la pioggia battente ...
lunedì 24 marzo
L'uscita da Padova, quando la pioggia ha concesso una tregua
In lontananza si vedono le creste delle montagne nuovamente spruzzate di
neve!
Verso i Colli Euganei, con il cielo che si è fatto nuovamente minaccioso
"Cazzo, abbiamo sbagliato strada! Parigi non è lungo la Padova/Cremona
..."
Stop!
Ancora il ponte sull'Adige fra Albaredo e Tombazosana (stavolta al
contrario). Sullo sfondo, le cime innevate
Il passaggio per Goito, lungo il Mincio
I campi arati sono pronti per la semina. Intanto un temporale insegue i
nostri eroi ...
Il fiume Oglio a Isola Dovarese, entrati in provincia di Cremona e sempre
inseguiti dal temporale ...
Ormai siamo nella bassa cremonese, manca poco al traguardo e il cielo si è
schiarito
Baciati dal tiepido sole del tramonto, scorgiamo finalmente il profilo
del Torrazzo. Siamo arrivati a casa!