LE USCITE "ALTERNATIVE" DEI NOSTRI SOCI
Rinco dei ghiacci, atto II
Dopo quelle di Frank (MTB sulla neve) e di Frà e Savonèèèse (immersione sottoghiaccio), ecco l'avventura di "ice climbing" del RincOscar Staifel.

     

 


14/02/2012. Giusto una settimana fa davamo notizia - con il titolo di "Rinco dei ghiacci" - delle avventure alternative di alcuni nostri soci, i quali - ogni giorno di più - dimostrano una notevole polivalenza nelle più svariate discipline sportive. Infatti, dopo Frank che si è cimentato in solitaria alla "3tre bike" (gara di MTB in notturna sulla neve) e il duo Frà/Savonèèèse che ha partecipato al "26° Stage Nazionale di immersione sottoghiaccio", ci arrivano ora le immagini di un pomeriggio di "ice climbing" (l'arrampicata su ghiaccio) che ha visto protagonista - in quel di Guardia di Folgaria - il RincOscar 2011 dei trekker, Staifèl.

Il nostro socio di Pomarolo, assieme ad un piccolo gruppetto di amici con i quali condivide la passione dell'arrampicata, un paio di settimane or sono ha raggiunto la frazione folgaretana, che deve il suo nome - pare - all'antica presenza di una postazione di guardia a servizio di Castel Beseno. Dal paese (ubicato a m. 880 di quota), in circa 15 minuti di cammino si può raggiungere la cascata dell'Hofentol, un suggestivo salto d'acqua di 30 metri, formato dal rio Cavallo.

Staifel e i suoi compagni d'avventura, anziché raggiungere la cascata attraverso il sentiero (che d'estate è una comoda e rinfrescante passeggiata nel bosco, vedi foto a sx), hanno deciso di risalire il torrente passando direttamente nella profonda forra che il corso d'acqua - nel corso dei secoli - ha scavato nella roccia, incidendo un vero e proprio canyon.

Ovviamente, vista la stagione invernale, al posto della spumeggiante acqua che normalmente gorgheggia tra le pietre, i protagonisti della risalita si sono trovati di fronte (e non a caso, perchè proprio quello andavano cercando ...) una serie di veri e propri "monumenti di ghiaccio", delle sculture naturali formatesi giorno dopo giorno con le basse temperature e la conseguente solidificazione dell'acqua del ruscello addosso alle rocce.

Dopo aver risalito tutto il torrente, attraverso una serie di spettacolari sbalzi ghiacciati scalati con piccozze e ramponi, Staifel & Co. sono giunti fino alla base della cascata, dove hanno constatato loro malgrado che la massa di ghiaccio - in quel punto - non era così solida (un paio di settimane fa doveva ancora arrivare il grande freddo di questi giorni ...), tanto che la cascata era staccata dalla roccia. Una situazione, questa, fonte di grande pericolo (la massa ghiacciata può spaccarsi e crollare durante l'ascesa), per cui - molto prudentemente -  i nostri ice climbers hanno deciso di accontentarsi della risalita fin lì effettuata, della quale ci hanno fatto avere le suggestive immagini che riportiamo qui sotto.

Le immagini

 
Veduta estiva del paese di Guardia, la frazione di Folgaria nei cui pressi si trova la cascata


La stretta forra del Rio Cavallo, con uno sbalzo ghiacciato di circa 5 metri


Staifel attacca la parete dello sbalzo più elevato tra quelli incontrati


Il nostro socio mentre risale la lingua ghiacciata fra le rocce


Bella immagine della fase finale della risalita di questo sbalzo


Ripresa dall'alto del nostro socio, investito dagli spruzzi di ghiaccio causati dal colpo di piccozza


Staifel studia con lo sguardo il punto ideale dove passare,mentre piccozze e ramponi lo sorreggono in parete