La strage degli innocenti

Record di forature (ben 12!) all'escursione "Bici & Bicèri" del 27 marzo. Dopo un passaggio sul greto del torrente Noce rimangono infatti con la ruota a terra, a causa dei rovi, l'ospite Giovanni, il Camoscio della Sila (per ben 3 volte!), Barbapapà, Cipollino, Kriminal Bike, Polansky, Willy e infine, dopo qualche giorno, anche Brücke, Yoghi e Walander. La giornata passerà alla storia dei Rinco come il "Pomeriggio delle spine".

Mezzocorona, 27/3/2009. Ci sono giornate che passano alla storia per un particolare avvenimento accaduto e che nel ricordo dei posteri diventa un vero e proprio appellativo. Così, tanto per fare degli esempi, durante l'era Nazista ci fu la "Notte dei cristalli", mentre durante l'epoca del terrorismo separatista in Alto-Adige ci fu la "Notte dei tralicci". Ebbene, nella piccola storia dei Rinco Boys, d'ora in avanti, si ricorderà per sempre il "Pomeriggio delle spine". Il riferimento è alle spine dei rovi incontrate su un sentiero lungo il torrente Noce, durante l'escursione Bici & Bicèri del 27 marzo scorso, quando ben 10 bikers hanno totalizzato 12 forature complessive, con il Camoscio della Sila che ha voluto strafare, rimanendo con la ruota a terra per ben 3 volte! Ma andiamo con ordine.

Il record precedente, con 4 forature in una sola giornata, risaliva all'ormai lontano settembre 2005, quando in Valle dei Mòcheni rimasero con la ruota a terra il Kanoista, el Venesiàn e, con entrambe le gomme (sia l'anteriore che la posteriore!), lo Stambecco delle Murge (ora non più socio, ndr). A distanza di 3 anni e mezzo, durante l'escursione inaugurale della stagione 2009, il primato è stato rinverdito con una "prestazione" davvero memorabile.

A causare la clamorosa moria di camere d'aria è stato, come detto in precedenza, il passaggio su un sentiero lungo il torrente Noce, dove tra la vegetazione si nascondevano diversi rovi, con alcuni rami che si erano distesi di traverso sul passaggio. Alcuni sono stati notati e spostati dai battistrada, altri invece devono essere sfuggiti e così l'arrivare in fondo con le ruote intatte è diventata una sorta di terno al lotto. Ne hanno fatto le spese in 8, dicevamo, tanto che  a forza di soste per gonfiare gomme mosce si è perso parecchio tempo e si è dovuto anche tagliare una parte del tracciato per non arrivare tardi all'appuntamento da Rotari.

Il primo ad accorgersi della ruota sgonfia è stato l'ospite Giovanni, che addirittura voleva procedere alla riparazione in vecchio stile (con mastice e pezzetta!) e al quale è stata invece consegnata una camera d'aria per procedere ad una più veloce sostituzione e ripartire dopo pochi minuti di stop.

Poche centinaia di metri dopo ecco la prima foratura del Camoscio della Sila (lasciamo immaginare a voi con quale aplomb abbia accolto la cosa!). Un rapido controllo del copertone ha rivelato la spina conficcata nel battistrada; visto che la gomma si sgonfiava però molto lentamente (le spine, avendo una forma a cuneo, formano una sorta di tappo e l'aria non fuoriesce tutta in un colpo) si è deciso di dargli una bella pompata, tanto per arrivare a destinazione (alla cantina mancava ormai una manciata di km).

Nemmeno il tempo di ripartire dopo aver gonfiato la ruota del Camoscio ed ecco che il New-Rinco Polansky, fresco di battesimo, si è ritrovato anche lui  con la ruota quasi a terra. Anche in questo caso è bastata una bella pompata per ridare un po' di pressione, giusto per avere un altro quarto d'ora di autonomia e poi cambiare la camera d'aria con calma alla sosta in cantina.

Nel frattempo, però, stessa sorte era capitata a Barbapapà, che nelle retrovie del gruppo si era fermato con la ruota a terra ed aveva dovuto procedere alla sostituzione, chiedendo aiuto all'Uomo Silente visto che non aveva con sè l'attrezzatura necessaria.

Subito dopo anche l'altro New-Rinco Cipollino ha notato una certa moscerìa nella ruota anteriore e appena arrivato alla cantina ha dovuto sostituire la camera d'aria.

In pratica, il piazzale di Rotari sembrava un box di Formula Uno, con meccanici che correvano da una parte all'altra, chi smontava bulloni, chi pompava gomme ...

Sulla via del rientro verso Zambana, poi, ecco il turno di Kriminal Bike, accortosi di avere una gomma quasi sgonfia nei pressi di Nave S.Rocco. Visto che mancavano un paio di km alle auto, anche lui ha dato una vigorosa pompata, giusto per avere quella manciata di minuti di autonomia e arrivare al parcheggio. Per il cambio gomme ci avrebbe pensato poi a casa! 

L'ultimo "fortunato" di giornata è stato Willy, che ha fatto appena in tempo a rientrare alla sua abitazione (lui abita a Zambana vecchia, a pochi passi dal luogo di partenza dell'escursione, e si era quindi presentato direttamente in bici, ndr) ritrovandosi anche lui con una ruota praticamente sgonfia. 

Ma la disavventura più grossa è capitata nel tardo pomeriggio al Camoscio della Sila. Il calabrese, che già aveva avuto la sventura di una prima foratura e che aveva già sostituito una prima camera d'aria nel piazzale della Cantina Rotari, sulla via del rientro a Trento (lui e qualche altro socio avevano infatti deciso di raggiungere la partenza di Zambana direttamente in bike, ndr) si è ritrovato con entrambe le gomme nuovamente a terra! Evidentemente non aveva controllato bene se c'erano ancora delle spine e queste avevano fatto il loro lento ma implacabile lavoro! Il colmo è che il Camoscio era rimasto da solo (ormai si era all'altezza di Gardolo e ognuno aveva preso la propria via di casa) e senza camere d'aria di ricambio: così si è dovuto fare a piedi gli ultimi chilometri, fino al quartiere di Trento Nord dove risiede. E se in occasione della 1ª foratura aveva scomodato i Santi soltanto fino al 16 maggio (S.Ubaldo Vescovo), in occasione di questa "doppietta"  con annessa camminata di qualche chilometro per rientrare a casa, il Camoscio ha completato il calendario fino al 31 dicembre (S.Silvestro) ed è poi riuscito a fare un altro paio di giri completi! Amen.

A distanza di qualche giorno, infine, anche Brücke, Yoghi e Walander si sono ritrovati con la gomma a terra. I tre, dopo il rientro da Mezzocorona, non avevano più toccato la bici per tutta la settimana e quando il sabato successivo sono andati in garage per controllarla in previsione della 1ª uscita ufficiale (in programma per domenica 5 aprile), hanno trovato l'amara sorpresa. Una gomma (chi l'anteriore, chi la posteriore, perchè le spine non hanno preferenze!) era infatti completamente a terra e un controllo del copertone, prima di montare la camera d'aria nuova, ha rivelato una bella spina nascosta tra i tasselli del battistrada!

Insomma, una vera strage degli innocenti, con la media delle forature che è schizzata da 0,53 a 0,71 per uscita, ovvero 44 buchi in 63 escursioni ufficiali dal 2003 ad oggi. La speranza è che non valga il detto "se il buongiorno si vede dal mattino ...", altrimenti il 2009 potrebbe essere un'annata di m....