ROBE DA RINCOEl Pajazo, l' «alpinista scalzo»   
L'incredibile avventura del padovano che perde le suole durante l'escursione di trekking del 19/09 e completa ugualmente la traversata delle Tre Cime.

Trento, 21/09/2009. L'album goliardico delle c.d. "Robe da Rinco" si è arricchito sabato scorso di una nuova gustosissima puntata. E meno male che ci sono le immagini a testimoniare la vicenda, perchè a raccontarla solamente, senza cioè l'ausilio delle prove fotografiche, si stenterebbe a credere che sia vera, pensando piuttosto ad una boutade di fine estate. E invece, altro che boutade, è stata proprio una "bouttanade", verrebbe da dire, perchè il Pajazo - è lui il protagonista della vicenda - l'ha davvero fatta grossa!

Presentatosi all'escursione di trekking sulle Tre Cime con un paio di scarpe assai datate ed evidentemente non di "altissima qualità", ha perso entrambe le suole lungo la prima ascesa (Cima Verde, n.d.r.) ed ha dovuto completare il tour quasi scalzo, perchè a dividere i suoi piedi dal suolo pietroso era rimasta solo l'imbottitura interna dello scarponcino. Alla fine il giro l'ha completato, ma che dolori!

Ecco la foto-cronaca completa del divertentissimo episodio ....


ore 8:30: il gruppetto lascia il parcheggio presso le ex caserme austriache delle Viote e
imbocca la comoda strada che conduce al sentiero per la Cima Verde. Le scarpe del Pajazo
(vedi tondo) sembrano in normali condizioni e nulla fa presagire quanto accadrà di lì a poco ...


ore 8:40: dopo circa 10 minuti di cammino la suola della scarpa sinistra
inizia a staccarsi in punta. Si studia il modo per una riparazione di fortuna ...


ore 8:42: Il Presidente prova ad attaccarla con il cerotto a nastro preso
dalla borsetta del pronto soccorso. In mancanza d'altro ...


ore 8:45: Ecco lo scarponcino con il rattoppo d'emergenza. Riuscirà a tenere?


ore 8:55: Altri 10 minuti di cammino e il cerotto (com'era prevedibile) si lacera. Allora si scioglie
il laccio e lo si fa passare sotto la suola. Le cordicelle di nylon dovrebbero tenere più a lungo ...


ore 9:15: Dopo circa 20 minuti il Presidente, che assieme a Cipollino e all'Uomo Ombra erano
una trentina di metri più indietro, trova sul sentiero una suola di gomma. Facendo 2 + 2 ...


- "Pajazo, hai perso la suola?", urla il Presidente al compagno che lo precede
- "
No, tiene ancora!", risponde il Pajazo dopo aver guardato istintivamente la scarpa sinistra
- "
E allora questa di chi è?", ribatte il Presidente sventolando il pezzo di gomma
- "
Casso, l'è de l'altra scarpa!", esclama in veneto il Pajazo dopo aver guardato la scarpa destra!


ore 9:17: il Pajazo rientra in possesso della sua suola. Che ci faccio?


"La raccolta differenziata!" e così la suola finisce in un sacchetto da riportare a valle


ore 10:35: il Pajazo - che nel frattempo ha perso anche la suola della scarpa sinistra, staccàtasi
per intero - cammina da oltre un'ora poggiando i piedi sulla sottile imbottitura interna degli
scarponcini. Il sentiero pietroso non lo aiuta di certo e le scaglie di roccia calcarea si confic-
cano nel morbido materiale spugnoso come coltelli nel burro. Lui procede a capo chino ...


ore 11:00: Il sentiero è sempre pieno di pietre e ogni passo è una frustata alle piante dei piedi.
La faccia del padovano mentre affronta la salita verso il Doss d'Abramo è tutta un programma ...


ore 12:00: Se la salita era dura, la discesa non è certo una passeggiata di salute: il sentiero
della "Costa dei Cavai" è una pietraia continua e il calvario per i piedi del Pajazo prosegue ...


ore 12:30: La lunga discesa è terminata e ora, finalmente, ci sono i morbidi prati delle Viote
ad accompagnare il Pajazo verso il parcheggio. L'avventura volge al termine ...


Ecco come si presentavano le scarpe del Pajazo al termine della camminata
Nel punto di maggiore appoggio del piede il materiale dell'imbottitura è stato
completamente consumato e si è formato un foro di un paio di centimetri !!!