Venerdì aveva dovuto rinunciare a causa del tempoBrücke ci riprova:sulla Marzòla inun mare di neve!

Trento, 14 gennaio 2008. Venerdì (assieme al Kanoista) il maltempo lo aveva costretto a dirottare sul più tranquillo Monte Celva, ma domenica 13/01 Brücke è tornato alla carica e, nonostante il cielo nuvoloso non promettesse nulla di buono, ha deciso ugualmente di affrontare in solitaria l'ascesa sulla Marzòla, la montagna affacciata sopra la città di Trento, che divide la Val d'Adige dall'alta Valsugana.

Dopo essere partito da Povo ed aver raggiunto il Passo del Cimirlo (m.700), Brücke ha attraversato il versante occidentale della Marzòla, raggiungendo il Rifugio Maranza, posto poco sopra quota 1.000. Da qui è iniziato il tratto più impegnativo, sul sentiero che sale verso la vetta, aggirando la montagna dalla parte sud (sopra l'abitato di Vigolo Vattaro) per poi passare sul versante valsuganotto.

Mano a mano che la quota saliva, anche lo spessore della neve sul terreno cresceva. "Una vera faticaccia - ha dichiarato all'indomani Brücke - anche se il sentiero era battuto da precedenti passaggi, si sprofondava nella neve con i piedi e il passo si faceva più pesante". Basta dare un'occhiata alle immagini riportate in questa pagina per rendersi conto che Brücke non ha affatto esagerato. Molto suggestivi, tra l'altro, i passaggi nel bosco, con i rami piegati dalla neve a formare degli improvvisati tunnel. Alla fine l'arrivo in cresta, a quota 1.738, con la foto ricordo vicino alla croce che, come su tante altre montagne del Trentino, è stata posta sul punto più alto della montagna.

E a vedere il panorama (appena intuibile tra le basse nubi) rimane un solo rammarico: che la giornata non fosse ideale per godere a pieno del paesaggio grandioso che spaziando a 360° è possibile ammirare da questa montagna così vicina alla città.


LE IMMAGINI
 


La città di Trento e la Valle dell'Adige, appena visibili tra le nuvole basse


La spessa coltre bianca e le piante con i rami piegati dal peso della neve


Il suggestivo passaggio tra gli alberi carichi di neve. Il sentiero era comunque battuto


L'arrivo al Bivacco Bailoni (m. 1400 circa). Lo spessore della neve supera i 50 cm


Il bivacco Bailoni. Sullo sfondo scuro dei serramenti si intravede il nevischio che era iniziato a cadere


In direzione della vetta la neve si fa sempre più alta, tanto da coprire completamente gli arbusti


La cresta finale, oltre quota 1.700. Qui la vegetazione è quasi del tutto assente


Brücke fotografato vicino alla croce posta sulla sommità della Marzòla

Quando il cielo è sereno, dalla Marzola si può ammirare un panorama che, a 360°, è davvero spettacolare.
Ecco due spezzoni della panoramica, il primo verso ovest, il secondo verso est.