Curioso retroscena nella defezione di Luciano all'uscita del 10/5 Abbandonato dal "cassone"

Il Kanoista costretto al forfait dal crack della sua mitica Mazda

Trento, 11/05/2008. C'è un curioso retroscena nell'inattesa defezione del Kanoista alla 2ª uscita stagionale, disputata sabato 10 maggio. Il biker romano-perginese, infatti, era nella lista dei 18 presenti, ma verso le 7,30 di sabato - pochi minuti prima del ritrovo fissato a Trento per le 7,45 - ha comunicato via telefono al Presidente la propria sopravvenuta impossibilità a raggiungere la città.

Malanni muscolari? Febbre? Diarrea? Niente di tutto ciò, il Kanoista è in splendida forma, tanto che sabato mattina - forse anche per sbollire la rabbia - se ne è andato in mtb in Val dei Mocheni. A lasciarlo a piedi, invece, è stata la sua mitica Mazda che non ha proprio voluto saperne di partire. "Il bello - ha dichiarato il Kanoista raggiunto al telefono sabato pomeriggio - è che avevo già caricato tutto in macchina: casco, zainetto, pure la bicicletta con la ruota smontata. Quando era tutto pronto mi sono seduto alla guida, ho girato la chiave e ... ho sentito solo una sorta di rantolo, poi nulla!". Fino a lunedì non si saprà nulla sull'entità del guasto, ma questa volta c'è davvero l'impressione che sia arrivato il momento della rottamazione.

Il "cassone" - come viene simpaticamente chiamata la (fino a pochi giorni fa) immarcescibile Mazda del Kanoista, vanta infatti oltre 15 anni di onorata carriera e un chilometraggio che non è noto perchè non si sa quanti giri abbia effettivamente completato il contachilometri (c'è chi dice due, chi tre ...). Eppure, a parte l'aspetto un po' dimesso (con diverse "croste" nella carrozzeria), la Mazda aveva finora retto benissimo, pur con qualche dovuta manutenzione, del resto scontata vista l'età del "paziente". Eppure c'è un precedente - risalente a 3 stagioni fa - di un guasto del "cassone" avvenuto proprio nel giorno di un'uscita in mtb con i Rinco Boys. Era il 10 aprile 2005 e la comitiva stava viaggiando spedita verso Volpago del Montello (TV) per partecipare ad una pedalata eno-gastronomica sul Colle del Montello. All'altezza di Signoressa, sulla Feltre-Treviso, il Presidente che si trovava in testa alla colonna accostò a bordo strada per far ricompattare la fila. Dietro a lui c'era proprio il Kanoista con la sua Mazda. Non appena l'auto si fermò, una nuvola di fumo bianco cominciò ad uscire dal cofano. Era - come ricorderanno i presenti - il radiatore bucato. Fino a quando l'auto era in movimento e l'aria lo raffreddava, il problema non si era manifestato, ma appena venne fatta la sosta ... patacrack!

L'auto venne abbandonata come un cavallo morto a bordo strada e solo al ritorno dalla pedalata, nel pomeriggio, si provò a rianimarla, dopo aver riempito d'acqua il radiatore. Fortunatamente il foro era nella parte alta, per cui non usciva il liquido ma solo il vapore. Con qualche rabbocco ogni tanto il Kanoista riuscì a tornare a Pergine, ma quello non fu affatto il de profundis della sua Mazda, perchè il giorno successivo un abile meccanico tappò il foro con della pasta per radiatori e l'auto torno "come nuova" (!!!).

A tre anni da quell'episodio, mentre nel frattempo il cassone ha macinato altre migliaia di chilometri, è arrivato un nuovo stop, anche se questa volta sembra quello definitivo. O no?

 

IL PRECEDENTE


La vistosa fumata bianca che non annunciava il Papa, bensì il foro nel radiatore della Mazda del Kanoista


Il fumo è quasi cessato e ci si può avvicinare per verificare l'entità del guasto. Il Kanoista, presagendo l'acquisto di
una nuova automobile, ha una faccia sconvolta. Sembra quasi  in tranche e non ha il coraggio di guardare nel cofano