La corsa rosa è approdata in Trentino: noi c'eravamo
I Rinco ancora una volta al Giro d'Italia

Brücke, il Kanoista e l'Uomo Lavico domano il terribile Passo del Manghen

Passo del Manghen (TN), 24/05/2008. Dopo l'ascesa sul Monte Bondone, in occasione della tappa chiusa sull'Alpe di Trento nel maggio del 2006, i Rinco Boys sono tornati ancora una volta al Giro d'Italia. Oggi, infatti, nel giorno del trionfo di Emanuele Sella, giunto solo al traguardo di Pampeago dopo ben 180 km di fuga, tre nostri soci - Brücke, Kanoista e l'Uomo Lavico - hanno scalato il temibile Passo del Manghen per gustarsi dal vivo una delle tappe più attese della corsa rosa edizione 2008.

Con oltre 1600 metri di dislivello (dai 398 di Borgo Valsugana ai 2042 del valico) distribuiti in 23 km con una pendenza media del 7% circa, ma punte del 15% nel tratto finale (il più impegnativo), quella del Manghen è una delle salite mito del ciclismo nazionale, dove sono state scritte pagine storiche dello sport sulle due ruote.

Il terzetto ha lasciato Borgo Valsugana poco dopo le 10,30 del mattino, affrontando di buona lena il primo tratto di salita, in uscita da Borgo verso Telve. Per i primi tre km i tre hanno proceduto uniti, poi la maggior preparazione del Kanoista e di Brücke si è fatta sentire e i due hanno preso il largo, mentre Tindaro salita tranquillo con il suo passo.

Al km 7 della salita, Brücke ha atteso l'Uomo Lavico per accertarsi se era tutto ok, poi ha ripreso l'ascesa. Mentre i due battistrada hanno fatto la salita senza soste fino al valico, l'Uomo Lavico si è fermato una ventina di minuti per mangiare qualche barretta e della frutta secca, ma anche per riposare visto che - va ricordato - il biker di Filicuidi (appena rientrato da una lunga vacanza alle Eolie) era alla sua prima vera salita della stagione (e ha cominciato subito con un osso duro!).

Giunti in vetta i nostri portacolori hanno trovato un clima quasi invernale, con i prati ancora coperti da un sottile strato di neve e una temperatura non certo da maggio inoltrato (complici l'assenza del sole e la pioggia caduta nei giorni precedenti che ha rinfrescato l'aria). Giusto il tempo di fare un paio di foto ricordo, i tre hanno inforcato nuovamente la MTB per scendere di qualche km lungo i tornanti ed appostarsi in un posto più riparato per attendere il passaggio dei corridori.

Il primo a transitare, alle 16:10 e con oltre 2 minuti di vantaggio sui primi inseguitori, è stato Emanuele Sella che ha poi condotto fino al traguardo la sua fuga d'altri tempi, iniziata ancora nel veronese, a ben 180 km dall'arrivo di Pampeago. A seguire, un po' alla volta, sono quindi passati gli altri 12 che assieme al ciclista veneto avevano dato origine alla fuga (tra cui il Campione del Mondo in carica, Bettini, a circa 5 minuti), seguiti dal gruppo dei "big", con Di Luca, Contador e il mito di casa, Gibo Simoni. Più attardato il palermitano Visconti che alla fine della giornata accuserà un ritardo di oltre un quarto d'ora e dovrà cedere la maglia rosa a Bosisio.

Passata l'intera carovana, i nostri tre soci (assieme alla marea di appassionati che sfidando il clima non certo favorevole avevano dato l'assalto ai tornanti del Manghen) hanno inforcato la MTB per affrontare la lunga discesa verso Borgo, con la temperatura percepita che a causa della velocità era ancora inferiore a quella reale (già bassa di per sè). Solo verso Telve il termometro raggiungeva valori più accettabili, dopodichè il trio ha raggiunto velocemente Borgo per concludere questa faticosa ma indimenticabile impresa.

Complimenti ai nostri soci e appuntamento al Giro d'Italia 2009, chissà su quali salite delle nostre belle montagne ...

 

LE IMMAGINI


Ore 10:30, si sta per lasciare la stazione FS di Borgo Valsugana


Pronti via, Il Kanoista è già in fuga e controlla le retrovie!


Brücke nella parte iniziale dell'ascesa


Lungo la salita c'è tempo per ammirare qualche scorcio incantevole


Una veduta aerea dei tornanti finali del passo


Kanoista e Brücke, giunti al passo, scrutano l'orizzonte in attesa dell'Uomo Lavico


Brücke e l'Uomo Lavico (arrivato in vetta un'oretta più tardi)
posano davanti al cartello stradale del passo, coperto di adesivi


Il trio sotto lo striscione del GPM, prima di tornare in sella per scendere
qualche km più a valle ed appostarsi in un luogo più tranquillo e meno
affollato, dove attendere il passaggio della carovana rosa


Tindaro può finalmente tirare il fiato e attendere il passaggio dei corridori


Anche il Kanoista e Brücke si concedono il meritato riposo


Chiusura d'obbligo per Emanuele Sella, trionfatore all'Alpe di Pampeago dopo ben
180 km di fuga, con oltre 4 minuti sul 2° arrivato e un quarto d'ora sulla maglia rosa

 

AGGIORNAMENTO: poco dopo questa vittoria Emanuele Sella è stato beccato dall'antidoping. Anche lui, come tanti suoi colleghi, ha scelto la via più breve ed illegale per arrivare al successo: farsi le pere! Noi che da amatori ci eravamo fatti un culo così per salire fin lassù ad applaudirlo, non esitiamo ora a dire: VERGOGNA!!!